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Acquista in anticipo gli occhiali da sole 2015.

Acquista in anticipo gli occhiali da sole 2015

Star come Elton John ne hanno migliaia, per difendersi da sguardi indiscreti o enfatizzare il look. C’è chi li usa tutto l’anno e chi li sfoggia soprattutto nelle occasioni speciali. Sta di fatto che l’accessorio di spicco della stagione non è solo un oggetto glam. Perché difende uno dei sensi più preziosi, la vista.

In esclusiva € 49.00 il prezzo per qualsiasi modello. 99 JOHN ST NYC

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Gli occhiali da sole 99 john st nyc rispondono ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla Direttiva Europea 89/686/CEE e sono conformi allo standard EN ISO 123-12 1

(+ € 6.00 per spese pacchetto raccomandato)

 

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Più attraente e più interessante con gli occhiali da vista! guarda la fotogallery.

Le foto lo dimostrano: gli occhiali da vista sono il valore aggiunto ai nostri volti.

Da sempre sinonimo di intelligenza, gli occhiali da vista, nel fashion system, restano l’asso nella manica per completare look originali, smorzare toni eccessivi o incorniciare sguardi incantevoli.

E la scelta della montatura riflette spesso la personalità di chi li indossa: eclettico, più discreto, originale o terribilmente sexy. E potremmo continuare all’infinito.

Così, che siano utilizzati per correggere veri e propri difetti visivi o che siano un semplice accessorio, il valore aggiunto che donano all’aspetto generale è davvero ineguagliabile. Incorniciano splendidi occhi azzurri, rendono più penetrante lo sguardo profondo, aprono volti minuti e danno l’aria da bravo ragazzo.

Da inutile e fastidioso strumento di correzione a nota di stile immancabile: l’evoluzione nell’utilizzo degli occhiali da vista è figlia della loro evoluzione nel design, in ambito moda. Ce n’è davvero per tutti i gusti e, come per un vestito, si potrà scegliere il modello adatto alla forma del proprio viso, in grado di valorizzare i lineamenti e rendere lo sguardo ancora più accattivante.

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La vista si salva con la corsa

La vista si salva con la corsa

Per proteggere gli occhi e conservare la vista bastano una corsa o una camminata veloce. Lo hanno scoperto i ricercatori della Emory University e del Centro per la Vista di Atlanta, negli Stati Uniti. I ricercatori hanno condotto una sperimentazione sui topi istruiti a correre su un tapis roulant per 1 ora al giorno per due settimane. Quindi gli scienziati hanno cercato di capire a quali rischi andassero incontro gli occhi dei topolini se, come quelli degli umani, sono esposti a raggi ad alta intensità, tossici per la retina. Il risultato è che i topi che si allenavano per altre due settimane ricevevano meno danni alla retina e conservavano intatti più i fotorecettori rispetto agli animali che non avevano mai corso. L’ipotesi, pubblicata sul Journal of Neuroscience, è che anche gli uomini che corrono – ma anche una camminata a passo svelto va bene lo stesso – abbiano benefici per la vista e un rischio minore di degenerazione maculare, una patologia associata all’invecchiamento dell’occhio.

Professional Ottica

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Occhi: pericolo per troppe ore, tablet – smartphone – pc ?

La quantità eccessiva di dispositivi digitali, dai tablet agli smartphone senza dimenticare il pc e internet, non mettono in pericolo la vista, ma la affaticano.

Sotto accusa la durata delle sessioni di lavoro e le diverse dimensioni dello schermo, ma anche la distanza. Condizioni che se associate con alcune problematiche della vista possono mettere in sofferenza la salute dell’occhio, causando secchezza e accentuando lievi problemi della messa a fuoco.

La ‘passione’ degli italiani per i servizi digitali, arriva a sfiorare le ben 4 ore e mezza al giorno. “L’occhio di ognuno di noi mette a fuoco a distanza differente con automatismi molto soggettivi.

L’uso dei tablet e degli smartphone cambia questa distanza variandola anche di diversi centimetri. Questo cambiamento può accentuare qualche piccola difficoltà visiva. Mentre chi lavora davanti al computer o con il tablet si deve ricordare che questi dispositivi riducono il numero di ammiccamenti della palpebra e quindi anche la lubrificazione dell’occhio. E’ il disturbo dell’occhio secco, ne soffre il 50% delle donne ‘over 45′. In questo caso è sempre meglio fare una pausa.

Si deve sgombrare il campo da eventuali errori di valutazione sull’eccessivo uso dei dispositivi digitali quando si associa con la salute dell’occhio dei più piccoli. Con l’arrivo della tecnologia 3D è dimostrato che non danneggia la vista ed è innocuo anche per gli occhi dei bimbi. Anzi, si è dimostrato, che far vedere a un bimbo un film 3D è un test per capire se c’è qualcosa che non va. Se il piccolo inforca gli occhialini e non riesce a vedere in 3D è un segnale che possono esserci dei disturbi oculari. Allo stesso modo anche l’ipad o lo smartphone possono aiutare i genitori ad accendere un campanello d’allarme che li spinga a far visitare i figli.

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I tanti volti dello stile

Sinonimo di bellezza, dettaglio, armonia e look, l’eyewear è da sempre una sintesi di scenari e suggestioni, interpretazioni e rivisitazioni, sia per l’occhiale da vista che per quello da sole.

L’oggetto è sempre lo stesso, ma cambia forma, colore e materiale, grazie all’unione di moda e tecnologia.

Quanto all’ispirazione, viene dalle icone di stile, dalle dive del cinema, dai cult tv e dai revival.

Fatto sta che l’occhiale si rinnova ad ogni stagione per proporsi affascinante, in grado di emozionare, stupire, incantare.

In poche parole, valorizzare chi lo indossa!

Abbiamo selezionato per voi tantissime proposte moda, spaziando nei trend migliori e le novità più interessanti.

A noi gli occhi, please!

 

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Gratis le lenti graduate per il tuo occhiale da vista o da sole.

 

GRATIS LE LENTI GRADUATE PER LA TUA CORREZIONE – PAGHI SOLO LA MONTATURA O OCCHIALE DA SOLE DI QUALSIASI MARCA A TUA SCELTA.

Ti piace un RayBan o un Prada, oppure Oakley o Dolce e Gabbana, e hai problemi di vista! Da noi, pagherai solo il costo della montatura o occhiale da sole, qualsiasi firma, a prezzo di listino, e avrai assemblato, lenti sottili organiche antiriflesso di prima scelta e nel caso degli occhiali da sole,  lenti colorate* identiche alle originali, con la tua correzione. Sempre al puro costo della montatura o occhiale da sole.

Riceverai il lavoro finito, con fattura e dichiarazione di conformità direttamente a casa tua, con pacchetto raccomandato.

Sotto troverai i cataloghi (link) delle maggiori case di montature e occhiali da sole, da potere scegliere il meglio per il tuo look.

Inviaci con nome e cognome, città, via e numero civico,  la tua prescrizione oculistica, e distanza interpupillare, marca e modello scelto, colore e calibro della montatura da vista o degli occhiali da sole.

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* Specchiatura tutti i colori supplemento costo.

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Alcuni esempi di montature da vista, o occhiali da sole.

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Le lenti transitions, una scelta per molte occasioni.

Come è noto le lenti transitions si scuriscono in condizione di luce intensa per poi schiarirsi quando la luce diminuisce.

Questo e’ una buona soluzione per poter avere in un unico occhiale, vista e protezione ; oggi queste lenti sono disponibili in materiale

organico che permettono di avere :ottimo assorbimento della luce, poca sensibilita’ alla temperatura, leggerezza e resistenza, tutti elementi

che garantiscono una buona riuscita delle lenti transitions diventate tra le lenti piu’ richieste.

L’occhiale da vista o da vista-sole non deve soddisfare solo aspetti estetici, ma soprattutto deve proteggere da tutte le insidie della luce.

 

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Problemi di vista? adesso puoi giocare a calcio con gli occhiali graduati.

E non solo calcio, ma anche tennis e corsa.

Montature  da assemblare lenti graduate infrangibili, sottili e antiriflesso.

Fascia regolabile, frontale in nylon, ha un sistema di ventilazione che rallenta il processo di appannamento.

Montando lenti correttive, il prodotto rientra nella Direttiva Europea 93/42 CE relativa a “dispositivi medici” al pari dei tradizionali occhiali da vista.

Misura-ponte-calibro

small 20-47

medium 21-49

large 22-51

x large 23-53

xx large 23-55

possibilità di colori: blu-silver-grey-red

Offerta on line – occhiale sport + lenti graduati antiriflesso – € 80,00 (ottanta)

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L’ottico optometrista: lettera aperta ai medici oculisti italiani

Federottica: lettera aperta ai medici oculisti italiani

«Egregio Dottore, in seguito agli spiacevoli, recenti episodi che hanno visto oftalmologi e ottici optometristi protagonisti di una infruttuosa contrapposizione, ci sentiamo in dovere di rivolgerci direttamente a Lei per spiegare, chiaramente e senza intermediari, il nostro punto di vista in merito alle diatribe che sempre più spesso coinvolgono le nostre figure professionali e che, nei casi più estremi rischiano, obtorto collo, di proseguire per vie legali». Inizia così la lettera aperta scritta dalle due organizzazioni

«Al centro di suddette controversie si pone la divergenza di opinioni circa il ruolo e la differenziazione dei compiti dell’oftalmologo e dell’ottico optometrista – prosegue la missiva di Assogruppi Ottica e di Federottica – Qualcuno persevera nel considerarci commercianti di articoli ottici dimenticando, o fingendo di dimenticare, che fin dal 1928 l’ottico è figura appartenente al mondo sanitario. Lo stesso ha persino affermato che la nostra categoria esercita la professione in condizioni di abusivismo (come si legge nel sito web SOI), un’accusa rivolta approssimativamente contro un’intera classe (“sono sempre più frequenti i casi.”), che da parte nostra non possiamo che interpretare come un’inutile provocazione, frutto del mancato riconoscimento della professione di ottico optometrista. “Ottico optometrista”, o se preferisce “ottico e optometrista”, secondo quanto chiaramente e ripetutamente stabilito dalla suprema Corte di Cassazione e, non da ultimo, da una Legge dello Stato (Legge 4/2013). 
Non voler riconoscere l’esistenza di suddetta figura equivale, a nostro avviso, a non voler legittimare professioni come l’ingegnere meccanico di area robotica o il web manager, e in generale tutte quelle, più o meno recenti, nate in seguito al progredire tecnologico della società moderna, frutto di un cambiamento che richiede sempre nuove competenze. La nascita dell’optometria risale a oltre cento anni fa quando Charles F. Prentice, figlio di un ottico inglese trasferitosi negli Stati Uniti, cominciò ad applicare le proprie conoscenze matematiche e fisiche al campo dell’ottica, imbattendosi in controversie giuridiche simili a quelle che ora viviamo in Italia, con una sola differenza: era il 1895! Da allora, le esperienze maturate in ambito optometrico hanno cominciato a diffondersi nel mondo mutando profondamente l’insieme delle competenze dell’ottico, trasformandolo in un professionista in grado di valutare lo stato refrattivo dell’occhio per determinarne i parametri ottici e correttivi. Si tratta di tecniche non mediche che si apprendono non attraverso un percorso formativo di tipo medico ma fisico e matematico (il Corso di Laurea in Ottica e Optometria fa parte della Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali). Per questo motivo l’ottico optometrista, differentemente dall’oftalmologo, non svolge alcuna attività di cura o terapia che, in quanto tali, presuppongono l’esistenza di una malattia, campo di esclusiva competenza medica». 
«Una volta chiarite e accettate le differenze professionali tra ottico optometrista e oculista, due figure complementari più che antagoniste, quali motivi ci sarebbero per temere e accusare la nostra categoria di esercizio abusivo della professione? È principio etico dell’ottico optometrista, continuamente e normalmente praticato, quello di sospendere ogni intervento e invitare il cliente a recarsi dall’oculista laddove dall’esame refrattivo emergano delle anomalie eventualmente imputabili a una patologia – si legge ancora nella lettera aperta – Una simile sinergia professionale, da decenni paradigmatica del quotidiano operare di migliaia di colleghi in Italia, è emersa in maniera evidente durante le iniziative della Commissione Difesa Vista, quando ottici optometristi e oculisti hanno collaborato positivamente e costruttivamente intrecciando le reciproche competenze. Il riscontro fruttuoso di suddette iniziative è da rintracciarsi prima di tutto nell’entusiasmo e nella gratitudine dimostrata dai cittadini e nella soddisfazione dei colleghi che da entrambe le parti hanno partecipato agli eventi. Di conseguenza, abbiamo provato profondo dispiacere nell’apprendere che il Presidente SOI, dottor Piovella, a nome dell’intera Società Oftalmologica Italiana, ha deciso di ritirarsi da CDV, ritenendo – a nostro parere in maniera errata – che le iniziative della Commissione “siano dirette al miglioramento dell’economia del settore” poiché sponsorizzate da Anfao/Mido e che partecipando di questo contesto, gli oftalmologi siano soggetti a una “equiparazione fra professioni” che non tiene conto del valore connesso alla differenza. Argomentazioni giustificate da una “approfondita” ricerca della quale non si conoscono né l’autore né l’anno, secondo la quale gli italiani non sarebbero in grado di comprendere la differenza fra una “visita” per rinnovo patente o una refrazione oculare e un controllo completo della salute dell’occhio. A prescindere dal fatto che siamo molto orgogliosi del nostro ruolo e delle nostre competenze, e che pertanto sta a cuore anche a noi una chiara e netta definizione della professione svolta, riteniamo questa affermazione grave perché di fatto minerebbe ogni futuro intervento di screening (non compreso dall’utente medio nella sua reale valenza) che in termini di rapporto costi-benefici è invece utilissimo». 
«Consapevoli che un simile clima di accusa, fatto di azioni e reazioni che proseguono solo per vie legali, non giovi a nessuno e comporti esclusivamente dei danni, abbiamo deciso con senso di responsabilità di sospendere temporaneamente il passo successivo alla diffida in atto contro le affermazioni di abusivismo, ovvero la querela, e tentare questo ultimo, e speriamo fruttuoso, tentativo di dialogo. Come già chiarito, sentenze della Corte di Cassazione hanno definito l’ambito lavorativo dell’optometrista, professione che di conseguenza non si sovrappone a nessun’altra esistente. Pertanto, per la definizione giuridica, occorre solo un piccolo passo in avanti a comprendere un panorama professionale che sta mutando con la progressiva trasformazione della società, e rigettare un attaccamento cieco, timoroso e antiquato a un ordine prestabilito che non esiste più – conclude il testo scritto a firma dei due presidenti, rispettivamente Andrea Garagnani e Andrea Afragoli (da sinistra nella foto) – Se ottici optometristi e oftalmologi potessero finalmente collaborare secondo le rispettive competenze e conoscenze, se le anacronistiche chiusure potessero essere sostituite da un confronto vivace ma costruttivo, il vantaggio per l’utenza e per ciascuno di noi sarebbe enorme. Chiudersi nella propria specificità professionale, nelle proprie prerogative, svalutando il dialogo fra professionalità distinte in favore di un reciproco clima di denuncia, non può che condurre a un progressivo impoverimento dei ruoli e, cosa ben più grave, a un peggiore servizio offerto all’utenza, a maggior ragione in una società come quella odierna che ha nella trasversalità il suo punto di forza. Ringraziandola per l’attenzione, concludiamo auspicando che nella quotidianità, lontano dal frastuono delle rappresentanze che combattono ognuna per affermare il proprio potere, l’oftalmologo e l’ottico optometrista possano collaborare traendo reciproco beneficio e arricchimento da un dialogo sereno, consapevoli entrambi di lavorare sullo stesso terreno, la visione, con ambiti, metodologie e obiettivi diversi, uniti però dallo stesso interesse nei confronti del benessere visivo. Da parte nostra non possiamo che proporre, a vantaggio di tutti, un’assoluta disponibilità al dialogo».

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